This is a blog in Italian for my students, as I recommend reading ‘real’ Italian whilst studying the language. Reading about real life anecdotes is a great way of learning because you not only read in the target language but you are also exposed to stories that reveal cultural elements. And, if you have ever studied with us at Parla Italiano, you’ll know that understanding the culture is a way of going deeper into the meaning of the language.
If you wish to be reminded of a few techniques for reading in the target language, you can read this blog: click here.
A surprise for you
Today I have a surprise for you. I have made a video to accompany this blog in Italian so that you can have a listening as well as a reading practice.
How to make the most of the listening? Follow these stages:
- Just listen without the script (below). Feel the words rather than trying to understand them all.
- Listen again to get the general idea. Concentrate on key words rather than trying to get everything.
- Now you can listen with the script below. Once the general meaning is understood, you can read aloud a sentence, then listen to how I pronounce it and notice if there are any differences. Make a note of these for future reference.
Here is your video:
And here is today’s blog:
Il pesce d’aprile
In Italia esite la tradizione del pesce d’aprile. Come in altri paesi, anche noi celebriamo il primo giorno di aprile facendo scherzi* e burle*, per divertirci alle spalle di amici e conoscenti.
Un aneddoto personale
Il primo aprile per me sarà sempre legato ad un episodio successo a scuola. Avrò avuto circa otto o nove anni.
La mia insegnante di scuola primaria era una bravissima maestra, sapeva insegnare e sapeva comunicare con i bambini. Non si limitava ad insegnare ma ci educava giorno dopo giorno, aprendo le nostre giovani menti. Io l’amavo molto, si chiamava Maria Pia.
Era una donna imparziale, onesta e garbata*. Aveva senso dell’umorismo e sorrideva spesso condividendo aneddoti della sua vita personale con noi. Non alzava mai la voce ma riusciva sempre ad ottenere il silenzio o l’attenzione dei ragazzini in classe. Tutti l’ammiravamo molto e ne avevamo molto rispetto.
Il lavoretto del primo aprile
Dunque, il giorno del primo aprile questa insegnante ci ha fatto disegnare dei bellissimi pesci iridescenti che abbiamo colorato con toni vivaci. Anche lei ne ha disegnato uno, l’ha colorato e ci ha legato una cordicina* senza darci spiegazioni sul perché.
Lo scherzetto
In quel momento è entrata in aula una bambina di un’altra classe a chiedere qualcosa. La maestra le ha detto che aveva un bottone della divisa* slacciato*. Così la bambina si è girata per farselo allacciare*.
In realtà, questo non era vero, era solo un pretesto* per appendere il pesce alla schiena della bambina.
Mentre la nostra insegnante faceva questo scherzetto* l’abbiamo osservata con grande ammirazione, ma soprattutto sorpresa. Ci ha rivelato un suo lato divertente e birichino* a noi sconosciuto.
Le origini del pesce d’aprile
Ma perché questa tradizione si chiama pesce d’aprile? E quali sono le sue origini?
Sembra che questa tradizione sia nata in Francia intorno al 1500. Ai tempi, l’inizio dell’anno non era festeggiato il primo di gennaio, ma variava a seconda delle regioni. Nel 1564 re Carlo IX impose la data del 1° gennaio come capodanno ma alcuni faticarono ad accettare la nuova data e continuarono a celebrare il capodanno seguendo la precedente tradizione. Il che significa che si scambiavano i regali di capodanno anche ad aprile. Pian piano la maggior parte delle persone si adeguò al nuovo calendario ed iniziò a prendere in giro e a fare scherzi a quelli che ancora non si erano adeguati. E da qui nacque la tradizione degli scherzi del primo aprile.
Il pesce abbocca
In Italiano, si dice che il pesce abbocca* all’amo. Quindi, abboccare significa credere a qualcosa di non vero, farsi prendere in giro.
Se volete leggere più approfonditamente su questo argomento, ho selezionato questo articolo in italiano da Focus Junior, si stratta di una rivista scritta per i ragazzi e quindi accessibile anche dai miei studenti di italiano. Cliccate qui.
Un famoso scherzo
Un famoso scherzo del primo aprile è una falsa notizia pubblicata sul giornale La Notte. Secondo il giornale, era stata approvata una legge che obbligava i proprietari di cavalli ad apporre una targa* – come quelle delle automobili – sui loro animali in modo da essere identificabili quando usavano le strade.
E voi vi ricordate di un famoso pesce d’aprile, magari una notizia pubblicata sui giornali a cui avete creduto?
Vocabolario:
Lo scherzo = practical joke, prank
La burla = scherzo
Garbato/a = polite
La cordicina = string
Slacciato (slacciare) = unfastened
Allacciato (allacciare) = fastened
Il pretesto = pretext
Lo scherzetto = prank
Il birichino = naughty
Abbocca (abboccare) = take the bait
La targa = numberplate, license plate
Nota grammaticale: L’aggettivo bello
Esempio preso dal testo: “Ho molti bei ricordi…”
Quando l’aggettivo bello è messo prima del nome, bello al maschile cambia e segue la regola dell’articolo.
Esempi:
il bambino, bel bambino = bambino bello
i bambini, bei bambini = bambini belli
l’occhio, bell’occhio = occhio bello
gli occhi, begli occhi = occhi belli
Let me know how you get one and if you liked the video please so that I make more.
Many thanks for reading.